[Area] Ai tempi del Covid 19

thorgiov thorgiov a libero.it
Ven 24 Apr 2020 15:47:09 CEST


Ti illudi. La fase 3 sarà radicalmente diversa rispetto al passato, ma 
sicuramente non sarà migliore, con o senza tecnologia. Sottovaluti gli 
strascichi giudiziari della crisi economica di cui si vedranno 
pienamente gli effetti solo alla fine dell'epidemia, e non consideri che 
la giustizia per i cittadini rappresenta essenzialmente un bancomat. Già 
immagino la miriade di richieste di risarcimento per le morti di persone 
affette da covid 19, e le cause seriali che inonderanno come uno tsunami 
tutti gli uffici giudiziari, con l'aggravante che i richiedenti saranno 
molto più disperati e incattiviti rispetto al passato.  Certo, 
l'emergenza covid, se il popolo italiano, ivi compresi gli operatori 
della giustizia, avesse un minimo di buon senso, in teoria potrebbe 
servire a capire che, tanto per fare un esempio, il processo penale di 
tipo accusatorio è antieconomico, e che pertanto converrebbe tornare al 
rito inquisitorio. Ma a quel punto la giustizia funzionerebbe, e questo 
non lo vuole proprio nessuno. Come recita un vecchio detto cinese, 
quando si è toccato il fondo si può sempre scavare.

FELICE  PIZZI  ( Giudice del Tribunale di Napoli )

Il 24/04/2020 12:00, Claudio Castelli ha scritto:
>
> Diversi colleghi hanno posto un problema reale: se  non cogliamo oggi 
> le possibilità che ci sono date per la celebrazione delle udienze da 
> remoto, perdiamo una grande occasione.
>
> Questa, a mio avviso, è solo una parte di un problema molto più grande 
> e drammatico. Dopo l’emergenza sanitaria avremo un’emergenza economica 
> e sociale, con milioni di disoccupati e inevitabili conflitti. Si pone 
> per tutti, anche per noi, un problema di ricostruzione del paese. 
> Dobbiamo decidere se essere parte della soluzione o essere parte del 
> problema.
>
> Se cercare di svolgere quel ruolo di (parte della) classe dirigente 
> che fa parte della nostra professione, o avere un atteggiamento 
> difensivo che cerca di evitare responsabilità e illuderci di rimanere 
> estranei ai cambiamenti che subisce il contesto generale.
>
> O avremo la capacità di ripensare alla giustizia facendo un salto di 
> qualità o saremo travolti. E, piaccia o no, le tecnologie sono uno dei 
> pochi strumenti che possono farci fare questo salto di qualità. Il 
> problema non è di affidarsi alle tecnologie in modo fideistico, ma di 
> cogliere quello che possono darci e di farle rispondere alle nostre 
> esigenze. Dobbiamo decidere se governarle o subirle. E solo 
> governandole (ed allora dovremo sporcarci le mani) avremo risultati ed 
> un prodotto fruibile e disponibile.
>
> Le discussioni sull’udienza telematica sono in questo quadro davvero 
> poca cosa, anche perché credo che alcuni non colgano che l’udienza da 
> remoto è un’opportunità in più che viene data, non necessariamente 
> sostitutiva, ma aggiuntiva, che addirittura in non pochi casi può 
> consentire di arricchire un contraddittorio altrimenti inesistente o 
> puramente formale (penso all’interrogatorio di garanzia del GIP 
> titolare quando la persona sottoposta a misura cautelare venga 
> arrestato in altro territorio o alla lontananza di imputato e/o 
> difensore, che altrimenti rinuncerebbero a comparire o si farebbero 
> sostituire).
>
> Ma queste discussioni sono anche sintomo di una forte arretratezza 
> culturale che tutti ci portiamo dietro. È facile oggi accusare il 
> Ministero per indubbi ritardi che ci sono stati e ci sono. Ma non 
> possiamo far finta di ignorare che noi per primi (non tutti, ma la 
> grande maggioranza) non abbiamo mai coltivato l’innovazione ed anzi 
> spesso abbiamo vissuto con fastidio o abbiamo osteggiato nuove idee e 
> nuovi programmi.
>
> L’arretratezza tecnologica esistente è anche figlia di questa 
> arretratezza culturale e vedo con piacere che quest’emergenza può 
> darci piena consapevolezza di ciò e farci mutare orientamento.
>
> È il momento di pensare in grande, di rivedere vecchi concetti e 
> gabbie in cui un po’ tutti ci rintaniamo, disegnando la giustizia del 
> futuro. Questa esperienza drammatica può diventare un prezioso volano 
> di innovazione.
>
> Sfruttiamola appieno e non illudiamoci che la fase 3 sia un semplice 
> ritorno alla vita pre epidemia.
>
> Sarà radicalmente diversa, e può essere anche migliore.
>
> Claudio Castelli
>
>
> _______________________________________________
> Area mailing list
> Area a areaperta.it
> http://mail.areaperta.it/mailman/listinfo/area_areaperta.it
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://mail.areaperta.it/mailman/private/area_areaperta.it/attachments/20200424/57b99362/attachment.html>


Maggiori informazioni sulla lista Area