[Area] D.Salari, L’ufficio del massimario tra mito e leggenda

Giustizia Insieme redazione a giustiziainsieme.it
Ven 19 Giu 2020 10:16:16 CEST


L'ufficio del massimario tra mito e leggenda
di Donatella Salari

Dice bene Vladimiro Zagrebelsky [1]  che "l'idea illuministica del
giudice bocca della legge, proclamata dai Montesquieu, dai Robespierre,
dai Beccaria è tramontata, almeno da quando il magistrato interprete
della legge deve orientarne la lettura in modo da renderla compatibile
con la Costituzione e le Carte europee e internazionali dei diritti
fondamentali, per renderla capace di concretizzarne principi e valori.
L'idea che le varie interpretazioni della legge da applicare alle
controversie da decidere comprendano una interpretazione esatta,
distinta da interpretazioni sbagliate è ormai priva di fondamento".
Mi pare, perciò, che ciascuno di noi non possa che sottoscrivere queste
parole, perché esse presidiano, innanzitutto, l'indipendenza della
giurisdizione, ossia quel valore fondante che, più di tutti, è oggi
insidiato da forme di populismo che impediscono qualsiasi ragionamento
di una minima complessità e che favoriscono autoreferenzialità e
ripiegamenti verso un arcadico "diritto oggettivo" che il giudice si
limiterebbe a celebrare scevro da ogni interpretazione che lo coinvolga
in un confronto con la realtà circostante e con i cambiamenti perenni
che la plasmano.
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