[Area] AreaDG sui fondi europei per la Giustizia (e il prossimo webinar sulla giustizia civile)

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Mar 9 Feb 2021 16:15:43 CET


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*AreaDG sui fondi europei per la Giustizia *

*(e il prossimo webinar sulla giustizia civile)*

*1. Un’occasione unica e imperdibile.*

Nel quadro degli interventi messi in atto dall’Unione Europea per
fronteggiare gli effetti della crisi pandemica e costruire il futuro per le
nuove generazioni (Next generation EU), una delle linee strategiche per il
rilancio del nostro Paese è stata individuata nell’ottimizzazione del
sistema Giustizia, sul postulato che una risposta di giustizia inefficace e
tardiva, costituisca un fattore che mina la competitività di un paese e,
prima ancora, la sua stessa tenuta sociale.

Le risorse messe in campo sono straordinarie: è un’occasione unica e che
non possiamo perdere, anche perché è l’ultima per ridare dignità al sistema
giustizia.

*2. Le politiche di austerità nella giustizia*

In Italia ed i tagli lineari che hanno colpito dalla fine degli anni 80 del
Novecento, l’intera Pubblica amministrazione e la progressiva erosione del
welfare, hanno gravemente penalizzato anche il settore giustizia, nel quale
per decenni e fino ad epoca recente non si sono fatti investimenti,
ridimensionando personale, risorse e dotazioni e si è gestita
l’organizzazione dei servizi giudiziari in funzione non
dell’implementazione di essi e della loro qualità, ma della loro riduzione
e contrazione. Oggi scontiamo le conseguenze drammatiche di quelle scelte,
che ci hanno restituito, insieme ad una cronica carenza di personale, di
spazi e di risorse, un’organizzazione del lavoro del personale di
magistratura e giudiziario inadeguati e con alcuni aspetti di inemendabile
obsolescenza.

Grave è stato, poi, il ritardo sul terreno dell’innovazione tecnologica.

Lo sforzo messo in campo dal DOG e dalla sua dirigenza negli ultimi 5/6
anni è stato sicuramente apprezzabile, ma la necessità di operare su tanti
fronti aperti, ad iniziare dalla carenza di personale, e la necessità di
colmare linerzia precedente, ha dato risposta alle urgenze più immediate,
ma non ha consentito di avviare le riforme necessarie.

La pandemia ha reso ancor più evidenti ritardi e limiti, ma, come ogni
crisi, ha aperto nuove prospettive e nuove opportunità che, tuttavia,
occorre saper cogliere.

*3. I fondi per la giustizia e l’occasione di una riforma radicale e
innovativa.*

Il 12 gennaio scorso il Governo ha presentato in C.D.M. la bozza del Piano
nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.), concepito come il piano per
l’attuazione degli obiettivi comuni tra gli stati. Nella parte seconda del
Piano, relativa alle missioni progettuali con specifico rilievo ai temi
della digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, il terzo
intervento è dedicato all’innovazione organizzativa della giustizia, per
cui è stato previsto un investimento pari a due miliardi, ulteriormente
implementabile, e risorse complementari pari a 1 miliardo e 10 milioni di
euro dagli stanziamenti della legge di Bilancio.

L’investimento mira alla riduzione dei tempi della giustizia attraverso
diverse linee di intervento per la creazione dell’ufficio del processo,
riforma ordinamentale del processo civile e del processo penale e per
l’abbattimento dell’arretrato nei tribunali maggiormente gravati, nonché,
del tributario in Cassazione. Le linee programmatiche richiedono una loro
sostanziosa implementazione ed integrazione, un ampliamento degli
interventi e la loro maggiore diversificazione. Ci vuole, soprattutto,
una  visione radicalmente nuova dell'organizzazione giudiziaria fondata sul
metodo della co-creazione così  nella riforma ordinamentale e del processo,
come della digitalizzazione e delle infrastrutture informatiche.

La scadenza di presentazione del Piano all’Unione è fissata al 2 aprile
2021.  I tempi, sono, dunque, strettissimi, ma lasciano margini affinché la
magistratura possa dare il proprio contributo di idee e di proposte.

*4. Una sfida cruciale*

Siamo, oggi, alla vigilia di una sfida cruciale e ad una grande occasione
di rilancio del settore giustizia che ci interpella rispetto ad una visione
generale dell’informatizzazione e dei servizi telematici degli Uffici di
merito e della Corte di Cassazione. Le linee progettuali del Recovery Plan
puntano, infatti,  all’ammodernamento del settore giustizia sia per  gli
uffici di merito che per  la Corte di Cassazione abbordando lo smaltimento
del contenzioso tributario e dell’arretrato in parte endemico, in parte
recente, in termini  di innovazione dei software e delle infrastrutture
digitali considerate di primaria importanza per il completamento della
modernizzazione e le integrazioni delle riforme normative già in programma,
oltre che all’assunzione di  quel personale che possa garantire performance
all’altezza dei parametri europei, attraverso il necessario supporto di
capitale umano e specialistico che gioca un ruolo cruciale
nell’ammodernamento dell’azione pubblica in generale. La modernizzazione,
se accompagnata con l’assunzione di personale non avventizio, consentirebbe
di uscire, infatti, dalla logica dello smaltimento, creando un circuito
virtuoso di giustizia efficiente, autorevole e realmente orientatrice,
forte delle prassi giudiziarie più virtuose ed attendibile per le
aspettative dei cittadini e delle imprese, che si mostri capace di dare
risposte ai tre segmenti cruciali per un sistema giustizia moderno:
quantità del contenzioso, qualità delle decisioni e tempi di giudizio, come
ha detto il Primo Presidente della Cassazione Pietro Curzio,
all’inaugurazione dell’anno giudiziario 2021.

Sotto questo aspetto la ripartenza con lo sguardo rivolto al futuro deve
anche affrontare il ritardo tecnologico e valorizzare la prevedibilità
delle decisioni attraverso la nomofilachia.

In un panorama così complesso e alla vigilia di un’incisiva sfida,
preoccupano i blocchi periodici del pct, come quello recente di
Italgiureweb, un servizio, questo, di rilievo nazionale, principale fonte
di conoscenza per ogni operatore del diritto, luogo di riconoscimento del
ruolo orientativo della Suprema Corte che ha smesso di funzionare per 22
giorni del mese di gennaio u.s. mancando di inserire i provvedimenti del
2021. Il caso di Italgiureweb, mentre il servizio lentamente torna alla
normalità, ci pone, però, davanti alla difficoltà di conoscere i meccanismi
tecnici che regolano questo fondamentale servizio attraverso informazioni
aggiornate su competenze, risorse e obiettivi, proprio nel momento cruciale
della grande occasione di rilancio del settore giustizia attraverso il
Recovery Plan, e ci interpella tutti rispetto ad una nuova visione generale
dell’informatizzazione che renda visibile e attiva l’organizzazione dei
servizi telematici degli Uffici di merito e della Corte di Cassazione, in
una dimensione moderna e positiva.

Si tratta, insomma, di versanti (come quello relativo alluso del PCT negli
uffici di merito, con le criticità concrete della CONSOLLE del magistrato
più volte segnalate) che esigono prospettive innovative sul reclutamento
del capitale umano e i profili interni di direzione, che devono
confrontarsi con la sfida informatica e sulla nostra capacità di
interlocuzione propositiva indispensabile per collaborare al meglio
nell’analisi dei problemi strutturali di formazione delle pendenze.

*5. Mettere al centro la persona, per una società giusta ed inclusiva.*

Riteniamo che questa sia un’occasione unica per una riforma, radicale e
innovativa, che abbandoni definitivamente l’approccio aziendalistico
all’inseguimento di  un produttivismo fine a se stesso, che si esaurisce
nella riduzione dei numeri e dei tempi, ma si mostra indifferente alla
qualità del servizio all’utenza ed alle condizioni di lavoro di chi in
essa, a diverso titolo, opera, per immaginare e mettere in campo una
riforma di sistema, che attraverso interventi strutturali e multilivello,
realizzi una giustizia finalmente efficiente, che ponga al centro la
persona e i suoi bisogni,  contribuendo alla crescita sociale ed alla
creazione di una società giusta ed inclusiva.

Processo, organizzazione giudiziaria e innovazione tecnologica sono
intimamente interconnessi ed essi non possono procedere ed evolversi in
modo indipendente.

Le procedure giudiziarie non sono più concepibili come avulse dal contesto
dell’organizzazione e le une e le altre devono misurarsi con l’innovazione
digitale che sempre più ne costituisce una componente formante.  Ne deriva
una peculiarità e, nel contempo, una complessità che può essere governata
solo attraverso la compartecipazione, competente ed informata, dei
magistrati e degli altri attori del processo.

AreaDG vuole fornire il proprio contributo aprendo una riflessione ed un
confronto interno alla magistratura, attraverso l’organizzazione di
incontri seminariali sui temi delle riforme per la giustizia civile, della
giustizia penale, dell’arretato del contenzioso tributario in Cassazione e
sulla riforma ordinamentale.

*Abbiamo dato avvio al programma con il seminario on line organizzato nel
pomeriggio del 16 febbraio 2021 h. 16.00 su piattaforma Teams: “Giustizia
civile, pandemia e riforme, pensare a lungo termine” per cui auspichiamo la
più ampia partecipazione (qui i dettagli :
**https://www.areadg.it/evento/giustizia-civile-pandemia-e-riforme-pensare-a-lungo-termine
<https://www.areadg.it/evento/giustizia-civile-pandemia-e-riforme-pensare-a-lungo-termine>
**).*

Seguiranno gli incontri seminariali programmati sugli altri temi indicati.

Siamo convinti che nell’economia della conoscenza comprendere ed attuare il
digitale sia essenziale per la crescita di un progetto di società capace di
investire in inclusione, esperienza e cultura.

Il Coordinamento di AreaDG
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