[Area] I: comunicato MD Napoli su vicenda Nola e Procure

FABRIZIO VANORIO fabrizio.vanorio a giustizia.it
Mar 3 Ago 2021 23:35:42 CEST


 

 

Da: FABRIZIO VANORIO <fabrizio.vanorio a giustizia.it> 
Inviato: martedì 3 agosto 2021 23:29
A: 'giuntadistrettualenapoli a googlegroups.com'
<giuntadistrettualenapoli a googlegroups.com>
Oggetto: comunicato MD Napoli su vicenda Nola e Procure 

 

 

Inoltro qui di seguito e, se passa, in allegato il documento 

dell’Esecutivo di MD Napoli 

sulla situazione della Procura della Repubblica di Nola, con una riflessione

più generale in tema di Procure, a 15 anni dalla riforma dell’ordinamento
giudiziario. 

 

Saluti, Fabrizio Vanorio 

 

 

 



Magistratura democratica

Sezione di Napoli 

 

 

Procure: la gerarchia non funziona. Valutazioni di professionalità più
adeguate per una magistratura all’altezza dei tempi. 

 

Il recente dibattito in assemblea plenaria del CSM sulla pratica di
trasferimento per incompatibilità ambientale e funzionale del Procuratore
della Repubblica di Nola suscita l’esigenza di una riflessione che va ben al
di là della specifica vicenda ordinamentale. 

In primo luogo, va criticata la decisione della maggioranza consiliare che
ha evitato la pronuncia definitoria della procedura prevista dall’art. 2 del
d.lgs. 511/1946, in presenza di una situazione di contrasto pressoché
globale tra la dirigenza dell’Ufficio, da una parte, ed i Sostituti
Procuratori e buona parte dei funzionari amministrativi e della polizia
giudiziaria, dall’altra. Tale situazione, a prescindere da quelle che
saranno le eventuali responsabilità disciplinari ravvisabili nei fatti
esposti nell’articolata proposta di delibera sottoposta al plenum il 28
luglio scorso, ha determinato e determinerà inevitabilmente un pregiudizio
all’efficace svolgimento delle attività della Procura della Repubblica di
Nola.

I consiglieri che hanno votato per la sospensione del procedimento
dovrebbero chiedersi con quale serenità si svolgeranno le interlocuzioni tra
Procuratore e Sostituti e le riunioni interne e con le forze di polizia
giudiziaria od i funzionari amministrativi.

E tali domande si impongono con ancor più forza, specie dopo la scelta
dell’unico Procuratore aggiunto in organico, pure coinvolto dagli esposti
dei magistrati e del personale amministrativo analizzati nella nota del 3
giugno 2021 della Procura Generale presso la Corte di Appello di Napoli, di
trasferirsi “in prevenzione” presso la Procura della Repubblica di S. Maria
Capua Vetere, con le funzioni di Sostituto Procuratore. 

Incomprensibile in diritto, in particolare, appare, sia sotto il profilo
sostanziale che procedimentale, la valutazione della maggioranza consiliare
di non considerare sufficienti al giudizio che spetta al CSM circa la
possibilità di “svolgere le proprie funzioni con piena indipendenza e
imparzialità” da parte del Procuratore della Repubblica, univoche
attestazioni dei componenti dell’Ufficio, di buona parte del personale
amministrativo, del Procuratore della Repubblica di Napoli e di diversi
esponenti dell’Arma dei Carabinieri sul territorio. 

La maggioranza consiliare, nel sospendere il procedimento d’incompatibilità,
ha fatto leva su quello disciplinare in corso: ma, oltre alla valutazione
giuridica criticabile, la delibera approvata trascura i tempi lunghi della
funzione disciplinare: tuttora si attende l’esito di procedimenti
riguardanti gravi incolpazioni nei confronti di ex componenti del CSM di ben
tre consiliature!

Per questo riteniamo che per Nola si possa e si debba tuttora trovare una
soluzione rispettosa delle garanzie, ma rapida: non tanto e non solo per i
15 magistrati che vi operano, ma per i circa seicentomila cittadini per
conto dei quali lì si rende giustizia. 

 

Ma chi si occupa di associazionismo e di politica giudiziaria non può
limitarsi alla critica di una singola delibera consiliare, sia pure
rilevante. 

A partire dalla ben nota controriforma del 2005-2006 la magistratura
inquirente è letteralmente scivolata su un “piano inclinato” fatto anche da
derive gerarchiche, conformismo e timori.

Ci si è progressivamente dimenticati che compito del PM non è “far
carriera”,  come i tristi politici immortalati da Francesco Guccini, salire
passo dopo passo una scala di (micro)potere, combattere per una stanza ed
una scrivania più grandi, bensì, invece, la ricerca della verità
processuale, ottenibile studiando, leggendo le carte, uscendo in strada,
lavorando con metodo, per anni, negli uffici e soprattutto in udienza.  La
verità processuale è l’obiettivo del pubblico ministero, anche quando è
scomoda da raggiungere, come insegna il terribile caso di Genova, di cui è
appena decorso il ventennale. 

Solo nelle Procure – e non si capisce davvero perché – la dirigenza, salvo
lodevoli eccezioni, si è progressivamente “sottratta” ai fascicoli ed alle
aule. Ciò alimenta, a volte, aspettative non commendevoli ai posti
direttivi, per “comandare”.

Ed è su questo crinale che trova la sua origine la penosa vicenda di Nola.
Che, sia pure nella sua peculiare gravità, non è certo un fulmine a ciel
sereno, se solo si pone mente alle revoche immotivate di assegnazioni di
procedimenti, anche delicati, registratesi nel corso degli anni a Napoli nel
2008 o a Catania nel 2011, al caso di Genova del 2009, in cui si arrivò alla
pubblica sconfessione da parte del Procuratore di una richiesta cautelare, o
ancora, alle gestioni accentratrici di alcune Procure anche grandi, al nord
come al sud. Lo stato di sofferenza che si registra oggi pure all’interno
della Procura di Milano, al di là della necessaria attesa dell’esito delle
istruttorie penali e disciplinari in corso, è comunque l’ennesimo campanello
d’allarme da ascoltare. 

 

Che fare, allora? Anzitutto capire che la gerarchia non funziona. 

Ripensare l’ordinamento delle Procure delle Repubblica in chiave democratica
non significa affatto consegnarle “all’anarchia”: è possibile, infatti,
coniugare felicemente autonomia, professionalità e responsabilità del
pubblico ministero.  

Con valutazioni di professionalità più efficaci, fatte di sostanza e non
solo di autorelazioni e meri formalismi, il problema delle cadute di
equilibrio o di preparazione sia dei dirigenti che dei magistrati del
Pubblico Ministero – come quelle dei giudici, del resto - può essere
affrontato in modo serio: quando si verificano casi molto critici, la
domanda più appropriata da farsi, per chi ha a cuore davvero le sorti della
magistratura – è questa: ma davvero non si sarebbe potuto intervenire prima
?  Come hanno operato questi magistrati prima di divenire dirigenti? 

Qui, in definitiva, sta lo snodo essenziale, la chiave di volta per
restituire fiducia all’autogoverno: i fascicoli personali devono “dire il
vero” sui magistrati in valutazione, le fonti di conoscenza del CSM e dei CG
devono essere ampliate con decisione e, quindi, essere idonee a raccogliere
l’opinione tecnica dei colleghi dell’ufficio e di quelli con cui i
magistrati si rapportano quotidianamente, quantomeno sui parametri
essenziali dell’equilibrio e delle attitudini professionali di fondo.  Per
questa via, errori ed anche abusi dell’Organo di autogoverno potranno
essere, se non eliminati (ci vuole anche altro, è chiaro), ma, almeno,
sensibilmente depotenziati. 

I dirigenti devono avere grande esperienza e doti organizzative, senza
dubbio. Ma non ci sarà mai un buon dirigente, se quel magistrato non è,
anzitutto, dotato di equilibrio e capacità di relazionarsi in modo educato e
democratico con tutti, colleghi, avvocati e soprattutto parti del processo. 

 

L’Esecutivo della Sezione di Napoli di

Magistratura Democratica

 

-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://mail.areaperta.it/pipermail/area_areaperta.it/attachments/20210803/4efe6a42/attachment-0001.html>
-------------- parte successiva --------------
Un allegato non testuale è stato rimosso....
Nome:        image001.wmz
Tipo:        application/x-ms-wmz
Dimensione:  5924 bytes
Descrizione: non disponibile
URL:         <http://mail.areaperta.it/pipermail/area_areaperta.it/attachments/20210803/4efe6a42/attachment-0001.bin>
-------------- parte successiva --------------
Un allegato non testuale è stato rimosso....
Nome:        image003.png
Tipo:        image/png
Dimensione:  3684 bytes
Descrizione: non disponibile
URL:         <http://mail.areaperta.it/pipermail/area_areaperta.it/attachments/20210803/4efe6a42/attachment-0001.png>
-------------- parte successiva --------------
Un allegato non testuale è stato rimosso....
Nome:        documento vicenda NOLA e PROCURE 3 agosto 2021.docx
Tipo:        application/vnd.openxmlformats-officedocument.wordprocessingml.document
Dimensione:  24832 bytes
Descrizione: non disponibile
URL:         <http://mail.areaperta.it/pipermail/area_areaperta.it/attachments/20210803/4efe6a42/attachment-0001.docx>


Maggiori informazioni sulla lista Area