[Area] Area persona, relazioni familiari e minorenni: la riforma Cartabia risponde alle necessità di tutela effettiva di Maria Giovanna Ruo

guido.vecchione25 guido.vecchione25 a tin.it
Ven 19 Nov 2021 16:00:38 CET


Mi permetto di dissentire nettamente dalle valutazioni  dell'Avvocato Ruo.Per quanto riguarda l'aspetto organizzativo, la mancanza di chiarezza sull'autonomia del nuovo ufficio non mi pare un particolare di secondo piano, poiché può influire molto negativamente sull'efficacia del sistema.Il rischio è quello di una creazione di un tribunale soltanto "virtuale" che -a piante organiche invariate - difficilmente potrà funzionare bene, soprattutto se sorgessero equivoci sulla reale natura delle sezioni circondariali: si tratterebbe, infatti, di sezioni dell'autonomo tribunale della famiglia, come sembrerebbe intendere anche il Ministero, oppure - come pure altri sostengono, anche a causa dell'ambiguità del testo -  di sezioni dei diversi tribunali ordinari?In questa seconda ipotesi, sorgerebbero inevitabili problemi di coordinamento tra i vari uffici e la riforma anziché unificare, rischierebbe di  frammentare ulteriormente  le competenze tra i vari uffici.Sarebbe stato auspicabile maggiore coraggio nel sostenere l'autonomia di un tribunale multidisciplinare e  specializzato  (non speciale) e maggiore chiarezza del testo.La rinuncia alla multidisciplinarietà e alla collegialità, con l' attribuzione della maggior parte delle competenze civili ad un organo monocratico costituisce un grave arretramento, come peraltro riconosciuto anche dal Ministro, in un recente incontro con i Presidenti dei Tribunali per i minorenni, tutti concordi nel criticare questo aspetto della riforma.La scelta sembrerebbe dovuta più a esigenze di risparmio, che a valide  ragioni giuridiche.Non mi pare che si possa poi sostenere che  sia le stessa cosa recuperare la collegialità,  nella fase eventuale e successiva del reclamo.Affermare, infine, che si potrebbe porre rimedio alla riduzione dell'area di collegialità stimolando le Procure a chiedere l'apertura di un maggior numero di procedure di adottabilità mi sembra improprio: si verificano, infatti, numerosi casi nei quali il comportamento dei genitori è  grave e richiede un intervento a protezione dei figli minori e tuttavia sono palesemente assenti gli altri presupposti per ravvisare lo stato di abbandono, essendo presenti altri familiari idonei e disponibili a prendersi cura dei minori.Guido Vecchione
-------- Messaggio originale --------Da: Giustizia Insieme <redazione a giustiziainsieme.it> Data: 19/11/21  08:54  (GMT+01:00) A: Mailinglist Anm <mailinglist-anm a associazionemagistrati.com>, mov-giust a freelists.org, europa a magistraturademocratica.it, Area <area a areaperta.it>, Nuovarea <nuovarea a nuovarea.it> Oggetto: [Area] Area persona, relazioni familiari e minorenni: la riforma Cartabia risponde alle necessità di tutela effettiva di Maria Giovanna Ruo 
Area persona, relazioni familiari e minorenni: la riforma Cartabia risponde alle necessità di tutela effettiva  di Maria Giovanna RuoRiguarda anche l’area di tutela dei diritti della persona, dei minorenni e delle relazioni familiari il progetto governativo di riforma della giustizia civile, approvato dal Senato il 21 settembre 2021 e ora all’esame della Camera (DDL AC 3289). È un settore per il quale da molto tempo (oltre un ventennio) gli operatori chiedono e auspicano una riforma strutturale. Ne ha certamente avvertito l’esigenza l’avvocatura specializzata[2], impegnata quotidianamente nell’area della crisi delle relazioni familiari in tutti i ruoli e davanti a tutti i giudici, dato che gli avvocati espletano di volta in volta la funzione difensori di genitori e nonni, di persone di età minore anche come curatori speciali, di affidatari, tutori, amministratori di sostegno, davanti al tribunale per i minorenni, al tribunale ordinario e al giudice tutelare e incontrano le persone per ore e ore prima, durante e anche dopo i procedimenti, comprese quelle di età minore di cui sono curatori speciali e tutori. Gli avvocati - che danno voce alla domanda di giustizia delle persone e sono anello di congiunzione tra vita e diritto- sono testimoni e portatori del disagio e sconcerto di coloro che - loro malgrado - si trovano a doversi confrontare con l’attuale sistema di giurisdizione in questo settore che - per i suoi difetti strutturali - non assicura una risposta di giustizia celere e adeguata. Avendo la funzione costituzionale della difesa dei diritti non solo nel singolo procedimento, ma anche nella promozione del miglior sistema di giustizia, da anni auspicano una riforma sistematica e strutturale.  
 
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