Noi sottoscritti professori universitari di diritto esprimiamo vivo allarme di fronte alle recenti dichiarazioni del Presidente del Consiglio, il quale, in diretta polemica con una sentenza emessa dal Tribunale di Milano, ha affermato che la condanna dell'on. Previti «non fa che confermare» la «persecuzione politica» di cui l'ex ministro della difesa sarebbe vittima,«già resa evidente dalle vicende dell'inchiesta, delle indagini preliminari e dell'intero processo».
Il Senato della Repubblica, con la mozione approvata a maggioranza il 5/12/2001, ha sottoposto a violente critiche alcuni provvedimenti giudiziari relativi a processi penali in corso, qualificandoli come errati nel merito, eversivi del corretto esercizio delle funzioni giurisdizionali e lesivi delle prerogative del legislatore; il tutto nel quadro di gravissime accuse rivolte a singoli magistrati che avrebbero tentato, e tenterebbero tuttora, "di usare l’alto mandato, con le relative prerogative previste dalla Costituzione, a fini di lotta politica, fino ad interferire nella vita politi
Carmine Pecorelli fu ucciso la sera del 20 marzo 1979 in Roma, nei pressi della redazione di O.P, settimanale da lui diretto, con quattro colpi di pistola esplosi da una stessa arma munita di silenziatore.
Giulio Andreotti e Tano Badalamenti sono stati condannati come mandanti di quell'omicidio.
Il processo ha sofferto della fuorviante impostazione accusatoria, un procedere
senza distinzioni in cui sono mancate le coordinate spazio temporali necessarie
per orientare nella individuazione delle condotte e dei soggetti ai quali fossero
imputabili.